domenica 5 febbraio 2012

La Lega Nord ritorna sul tema delle cave ofiolitiche.



Vorremmo rispondere al Sig. Mauro Orlandini soprattutto per precisare alcune affermazioni "di parte" fatte nei confronti della Regione, per apportare un ulteriore contributo alla discussione e una nuova visione del problema delle cave di ofioliti: cosa del resto da noi già affrontata nel recente passato.
Come avevamo previsto il tema delle cave ofiolitiche è tornato di attualità. In un momento storico ed economico di estrema “confusione” soprattutto nel mondo del lavoro riteniamo sia indispensabile trattare argomenti importanti come questo con la dovuta precisione e  in modo costruttivo: non possiamo disperdere ulteriormente il patrimonio di posti di lavoro del nostro territorio, soprattutto in aree che già tanto hanno pagato negli ultimi decenni. Ancora una volta dobbiamo rimarcare come la discussione sulle cave ofiolitiche continui a ignorare un tassello fondamentale: Il “Progetto Regionale Pietre Verdi”. Sull’esperienza maturata con questo progetto era stata elaborata una proposta per il monitoraggio nel dettaglio delle attività estrattive su siti ofiolitici.
Per fare chiarezza ancora una volta sull’argomento:
  1. nel 2009 era stato elaborato un disciplinare di accordo tra la RegioneLa Provincia, l’ARPA e tre ditte esercenti pietrischi ofiolitici che prevedeva di testare l’applicabilità di una proposta di Classificazione dei giacimenti di ofioliti ed utilizzo dei materiali estratti in funzione del loro contenuto di amianto. Tale proposta, fatta propria dalla Provincia di Parma, è riportata all’Allegato E delle Norme Tecniche di Attuazione della Variante Generale al Piano Infraregionale delle Attività Estrattive (PIAE), approvata con Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 117 del 22 dicembre 2008 e sarebbe dovuta trasformarsi in una normativa regionale sulla classificazione dei giacimenti di ofioliti e sull’utilizzo dei materiali estratti in funzione del loro contenuto di amianto. La nuova normativa in esame prevedeva una serie di indagini periodiche sui fronti di cava, sul materiale estratto, sul materiale lavorato e sull’ambiente di lavoro: l’evidenza di filoni di amianto avrebbe comportato lo spostamento del fronte. Si sarebbero risolti gli elementi di incertezza e problematicità inerenti all’escavazione delle ofioliti appenniniche, con particolare riguardo alla sicurezza sanitaria dei residenti e degli addetti ed all’utilizzo finale dei materiali estratti, al fine anche di evitare danni economici e di immagine alle ditte del settore. Non dimentichiamo che nella difficile situazione occupazionale delle valli appenniniche le attività estrattive rappresentano un’importante attività.
  2. improvvisamente ed inspiegabilmente il progetto si è arenato, vanificando più di un anno di lavoro; lo stop è da imputare alla Regione, perché a livello provinciale il progetto era pronto a partire. Vorremmo qualcuno ci spiegasse il perché di questo dietrofront. Perché è stato interrotto un progetto di sperimentazione, che avrebbe portato chiarezza ed un maggiore controllo anche sulla salute dei lavoratori?
  3. la Regione e la Provincia, su alcuni temi delicati come questo, dovrebbe lasciare spazio ai propri tecnici, incaricati di prendere decisioni su questioni scientifiche dove la politica mostra sempre più spesso i propri limiti. Se il “progetto pilota” non fosse stato bloccato probabilmente sarebbe già in vigore una normativa regionale chiara ed efficace per regolamentare lo sfruttamento delle cave ofiolitiche. La Lega Nord ritiene che il cittadino debba essere correttamente informato sulle problematiche che coinvolgono il proprio territorio e non essere costretto a confrontarsi sulla base di informazioni frammentarie o sull’emozione del momento.
Riassumendo, riteniamo sia necessario che venga ripreso lo studio pilota che è stato interrotto, in modo da poter in futuro applicare la circolare riportata nell’Allegato E del PIAE vigente per non inaridire ulteriormente il tessuto economico del nostro Appennino.

Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma città della Lega Nord Padania
Dipartimento ambiente
Sezione di Parma città della Lega Nord Padania
Parma 05/02/12

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