venerdì 13 luglio 2012


GIUNTA COMPLETA, L’ULTIMO TASSELLO: LAURA ROSSI, DELEGATA AL WELFARE. QUESTA MATTINA LA PRESENTAZIONE

Presentata questa mattina la nuova delegata al welfare del Comune di Parma. E’ Laura Rossi.  Nel 2009 aveva fatto causa al Comune per demansionamento: in maggio la risoluzione con un accordo bonario

SPENDING REVIEW, ALLARME DI GRISENDI: “SULLA SANITÀ TAGLI NUMEROSI”  

Nessun numero preciso, ma Leonida Grisendi, direttore del Maggiore di Parma annuncia che i tagli all’ospedale saranno «numerosi». In cinque anni l’ospedale ha già ridotto i posti letto da 1350 a 1218.

mercoledì 11 luglio 2012



PARMA, IN MIGLIAIA SENZ’ ACQUA PER TUTTO IL GIORNO
 

Migliaia di parmigiani ieri sono rimasti senza acqua per tutto il giorno. Ieri mattina, infatti, durante i lavori di scavo per l'interramento dei cavi dell'alta tensione nella zona dell'ipermercato Eurosia, la trivella di un'impresa ha centrato la condotta principale che distribuisce l'acqua nella zona Sud della città ed in alcuni comuni limitrofi.



CORRADI (LN), RISOLUZIONE IN REGIONE: “LA VERTENZA APA METTE A RISCHIO LA MOSTRA DEL CAVALLO BARDIGIANO” 

La vertenza dell'associazione provinciale allevatori (Apa) mette a rischio la Mostra nazionale del Cavallo bardigiano. Lo dice il consigliere regionale della Lega Nord Roberto Corradi, che chiede un intervento della Regione per comporre la vertenza.

MULTE, IL COMUNE INCASSA 7,5 MILIONI DI EURO

Oltre 7,5 milioni di euro dalle multe nelle casse comunali. Sono più di 181 mila i parmigiani sanzionati nel 2011 per infrazioni al Codice della strada. Agli ausiliari il primato sui vigili. Solo loro hanno spiccato 47.500 multe.

TEATRO REGIO, LAVORATORI IN AGITAZIONE

E’ protesta sindacale al teatro Regio di Parma. Ieri lavoratori in assemblea per discutere della gestione del teatro e dei problemi dei precari: «Se i problemi non saranno affrontati il Festival Verdi si aprirà con uno sciopero», hanno minacciato i sindacati, che ribadiscono di voler incontrare il sindaco.

DETENUTO RICEVE PACCO CON COCAINA, I SINDACATI INSORGONO

Detenuto riceve un pacco in via Burla: fra i vestiti, 20 grammi di cocaina. La notizia è stata resa nota ieri dal Sappe, il sindacato di polizia penitenziaria e ha scatenato le proteste del vicepresidente regionale dello stesso Sappe, Errico Maiorisi, secondo il quale è «inverosimile» che non sia stato ancora attivato un servizio di attività cinofila. Servizio che sarebbe utile per la lotta all'entrata di droga in carcere. Ma che non è stato attivato «per carenza di fondi nazionali».

sabato 26 maggio 2012

I PAGAMENTI TARDANO, IL LAVORO MANCA, SUICIDA UN ALTRO IMPRENDITORE EDILE

TERAMO, 26 MAG - Stava attraversando un momento economico particolarmente difficile, i pagamenti di lavori gia' eseguiti non arrivavano e le nuove commesse erano sempre meno: a 49 anni un imprenditore edile di Monteprandone (Ascoli Piceno) ha deciso di farla finita, impiccandosi nel garage di una casa che stava costruendo a Colonnella (Teramo), in contrada Vallecupa, a pochi chilometri dal suo paese.
A trovare il corpo di Bernardino Capriotti, oggi pomeriggio, sono stati i famigliari, preoccupati perche' non era tornato a casa all'ora di pranzo. Inutile l'intervento dei sanitari del 118, giunti sul posto insieme ai Carabinieri della stazione di Colonnella.
La sua piccola impresa edile Capriotti l'aveva avviata dopo anni di attivita' come muratore. Un'azienda che viveva soprattutto di subappalti. Negli ultimi tempi, pero', il lavoro diminuiva in maniera preoccupante, tanto che l'imprenditore quarantanovenne aveva ipotizzato di trasferirsi all'estero.
Difficolta' economiche e mancanza di prospettive devono avere spinto al gesto estremo quest'uomo segnato, tre anni fa, da un evento terribile: la morte di un figlio. A casa, Capriotti lascia la madre, la moglie e un figlio sedicenne.
Sotto choc tutta Monteprandone - 12 mila abitanti -, dove la famiglia Capriotti e' molto conosciuta. 'Un grande lavoratore, una persona generosa, con tanti amici, un uomo molto simpatico e sempre pronto alla battuta': cosi' lo descrive il sindaco di Monteprandone, Stefano Stracci, che lo conosceva bene e non riesce ancora a capacitarsi di quanto accaduto. 'Era stimato da tutti come imprenditore. Purtroppo il settore che in paese ha risentito di piu' la crisi del momento e' proprio l'edilizia.
Tanti artigiani e imprenditori devono fare i conti ogni giorno con il blocco dei pagamenti, con gli invenduti. Quello che e' successo non puo' non pesare sulla coscienza collettiva, sulle istituzioni. Il pensiero ora va alla famiglia di Capriotti, alla mamma, alla moglie, al figlio, al loro strazio'.
I funerali si terranno domani, in paese, nella chiesa di San Niccolo'.


fonte ANSA

domenica 25 marzo 2012

Cresce il debito pubblico dell’Italia .....con buona pace dei media che tutti i giorni incoronano Monti "salvator di Patria"

Cresce il debito pubblico dell’Italia .....con buona pace dei media che tutti i giorni incoronano Monti "salvator di Patria"



A gennaio 2012 il debito pubblico è continuato a salire aumentando di 37,9 miliardi rispetto al mese precedente, toccando un nuovo record a quota 1.935,8 miliardi . Lo rileva la Banca d’Italia nel supplemento al bollettino statistico finanza pubblica.  L’incremento del debito riflette, principalmente l’accumulo delle disponibilità del Tesoro presso la Banca d’Italia (32,6 miliardi), che sono aumentate come avviene regolarmente in questo periodo dell’anno. A tale aumento si aggiunge il fabbisogno del mese (4,0 miliardi, con un incremento di 1,5 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2011).
Le entrate tributarie a gennaio 2012, si sono attestate a 30,5 miliardi di euro, con una diminuzione di 139 milioni di euro (-0,5%) sullo stesso mese del 2010.
E’ quanto emerge dal Supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia.

In pratica dal 1980 al 1994 il rapporto fra debito pubblico e PIL è più che raddoppiato passando dal 55% ad oltre il 120% come rappresentato bene dal seguente grafico:
Ma in realtà non c'è da preoccuparsi anche se si prevede che questa crisi continuerà almeno fino al 2017 la colpa resterà del "Berlusca"!! 
ilpensieroverde


sabato 24 marzo 2012

Economia Italiana !!!? PIL -1%

ROMA, 24 MAR - ''In Italia gli indicatori sono coerenti con una marcata flessione del Pil nel primo trimestre 2012 (-1,0%), in linea con le previsioni Csc e superiore a quella del quarto trimestre 2011 (-0,7%)''. Questa la stima del Centro studi di Confindustria. ''L'occupazione e' destinata a diminuire - rileva inoltre il centro studi - perche' le imprese sono costrette a recuperare produttivita' a fronte della nuova recessione''.

ROMA, 23 MARZO

 - Su proposta del Ministero dell'interno, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento dei Consigli comunali di Pagani (Salerno), di Gragnano (Napoli), di Bova Marina (Reggio Calabria), di Platì (Reggio Calabria), di Leini' (Torino), di Salemi (Trapani) e di Racalmuto (Agrigento).

''Per tutti i Consigli comunali - si legge in una nota del Governo - lo scioglimento e' stato disposto ai sensi della normativa antimafia''.

fonte ansa

domenica 11 marzo 2012

Laboratorio-lager nel riminese, Cc liberano 26 cinesi


Al lavoro in maglieria abusiva. Li ospita hotel dei senza-tetto


CORIANO (RIMINI) 1 MAR - Ammassati in un capannone, costretti a lavorare con orari massacranti e in condizioni al limite della decenza. E' amara la scoperta fatta dai Carabinieri di Riccione che, la scorsa notte, hanno fatto irruzione in un capannone a Cariano, nel Riminese, trovando 26 cittadini cinesi, tra cui un bambino in tenera eta', al lavoro in un laboratorio di maglieria abusivo. Ora i 26 cittadini cinesi sono ospitati a Rimini, nell'hotel Britannia che, ogni inverno per una settimana, accoglie i senza tetto costretti ad affrontare i rigori della stagione fredda.

fonte (ANSA).

Gdf: Modena; maxisequestro giocattoli e prodotti non sicuri


Valore 250.000 euro. Quattro attivita' di cinesi e una italiana.

MODENA, 2 MAR - La Guardia di finanza di Modena ha sequestrato 40.000 prodotti non sicuri o non conformi alle normative del commercio: giocattoli, capi d'abbigliamento, maschere e costumi di carnevale per bambini, materiale elettrico privo del marchio 'CE' e accessori. Sono stati ritirati nei giorni scorsi da un centro commerciale e da quattro rivendite tra Modena e Castelfranco Emilia. Quattro delle attivita' erano gestite da cinesi, una da un italiano. Il valore della merce sequestrata e' di circa 250.000 euro e le sei persone ritenute responsabili delle violazioni sono state multate. (ANSA).

Il Milan ricorda Simoncelli


MILANO, 11 MAR - Il Milan ha ricordato Marco Simoncelli, morto proprio il giorno della partita di andata contro il Lecce (Gp Malesia, a Sepang). I rossoneri nella sfida di ritorno con i salentini hanno voluto onorare la memoria del pilota scomparso. Sulle note della canzone preferita del Sic, 'Siamo solo noi' di Vasco Rossi, e' stato srotolato un telo con l'immagine del pilota e il suo numero, il 58. Sul megaschermo scorrevano i video di Sic a cavallo della sua moto. Il pubblico di S.Siro ha applaudito a lungo e nello stadio si e' sentita palpabile la commozione per Marco Simoncelli, tifoso milanista.

fonte Ansa

venerdì 9 marzo 2012

Parmalat, tribunale si riserva sui domiciliari a Tanzi


L'ex Patron in aula a Bologna con sondino gastrico e in manette


(ANSA) - BOLOGNA, 6 MAR - Il tribunale di sorveglianza di Bologna si e' riservato la decisione di concedere o meno la detenzione domiciliare a Calisto Tanzi. La decisione, hanno spiegato i suoi legali, avvocati Biancolella, Belloni e Sgubbi, e' attesa entro due-tre giorni, anche se non c'e' un termine di legge perentorio. L'ex patron della Parmalat e' arrivato nell'aula dove si e' discusso il suo ricorso per scontare gli arresti a casa camminando, ma aveva il sondino naso-gastrico e le manette ai polsi.

Festa in crisi, ristoranti vuoti e poche mimose


Secondo l'Adoc presenze in calo del 30% nei locali nonostante i menu siano scesi del 15%


ROMA - Si preannuncia una Festa della Donna in tono minore quella di quest’anno. Secondo l’Adoc presenze in calo del 30% nei ristoranti nonostante i menu siano scesi del 15% rispetto allo scorso anno.
“I ristoranti propongono menu a costi inferiori del 15% rispetto allo scorso anno, ma le presenze calano del 30% - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – chi vorrà festeggiare potrà spendere fino a 30 euro contro i 35 euro del 2011. Se la cena è accompagnata da uno spettacolo il conto sale di circa 10-15 euro. Ma solo il 40% degli italiani sceglierà di festeggiare al ristorante, contro il 70% dello scorso anno. Il 10% festeggerà con una cena a casa, il 25% andrà al cinema o al teatro. Il restante 30% invece non festeggerà neanche, il carovita ha vinto.

giovedì 8 marzo 2012

Pd, Pagliari non si allinea. E i sondaggi preoccupano



Nulla da fare, l'ex capogruppo in consiglio comunale Giorgio Pagliari non si allinea. Nonostante i diversi tentativi di riappacificazione messi in atto dai vertici del Partito Democratico, il sostegno da parte dell'uomo simbolo dell'opposizione alla giunta di Pietro Vignali al candidato ufficiale del centrosinistra Vincenzo Bernazzoli è ancora lontano. A confidarlo ad alcuni fedelissimi, lo stesso Giorgio Pagliari. Per la stessa ragione Pagliari non sarebbe disposto a candidarsi nelle file della principale forza politica di centrosinistra alle elezioni amministrative di maggio.


fonte web

mercoledì 7 marzo 2012

Indagata rappresentane lista Ferrandelli


Per presunte attività illecite nelle primarie di domenica


ROMA, 7 MAR - La rappresentante di lista, nel gazebo del quartiere Zen, di Fabrizio Ferrandelli, vincitore delle primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco di Palermo, e' indagata dalla procura palermitana per presunte attivita' illecite nello svolgimento delle elezioni di domenica scorsa.

fonte ansa

False pensioni nel Palermitano, arrestati in sei.

PALERMO  - Frode informatica, truffa aggravata e falso materiale in atti pubblici. Con queste accuse i carabinieri hanno arrestato a Palermo e provincia 6 persone. Gli indagati sono invece 33. E' stata così smantellata un'associazione a delinquere, della quale facevano parte anche dipendenti pubblici, che compiva raggiri attraverso la creazione o l'incremento di fittizie posizioni di contributi previdenziali. Individuati circa 30 casi di truffa. Il danno all'erario si aggira intorno a 1.800.000 euro. L'operazione chiamata 'Pensione facile' è stata coordinata dal gruppo reati contro la pubblica amministrazione della Procura della Repubblica. I magistrati che hanno indagato sono il procuratore aggiunto Leonardo Agueci e il sostituto procuratore Alessandro Picchi. E' stato scoperto dagli investigatori il meccanismo della frode: un impiegato dell'ufficio pensioni dell'Inps di Palermo, introducendosi nel sistema informatico dell'Ente, "costruiva" e "modificava" le posizioni contributive previdenziali di alcune persone che gravitavano intorno ad un patronato di Partinico. Loro in cambio dell'incasso della rata mensile della pensione, avrebbero acconsentito ad erogare consistenti somme arretrate che l'ente gli attribuiva sulla base dei dati falsi inseriti. Con la stessa ordinanza, emessa dal gip Lorenzo Matassa, è stato disposto anche il sequestro preventivo di alcuni beni immobili per rimborsare l'erario dei soldi sottratti illegalmente.


fonte web

martedì 28 febbraio 2012

Persa un'ottima opportunità per valorizzare i territori montani e collinari delle provincie di Parma, Piacenza e Reggio-Emilia


La maggioranza di sinistra boccia il progetto di legge del Consigliere Regionale leghista Roberto Corradi, per l'istituzione di "Lunezia, regione del gusto e della cultura".

Persa un'ottima opportunità per valorizzare i territori montani e collinari delle provincie di Parma, Piacenza e Reggio-Emilia, sacrificati sull'altare del bolognacentrismo regionale.








C O M U N I C A T O       S T A M P A


La Regione “bolognocentrica” affonda il progetto per promuovere
“Lunezia, regione del gusto e della cultura”

La maggioranza di sinistra dell’Assemblea Regionale dell’Emilia-Romagna, ha bocciato il progetto di legge del Consigliere leghista, Roberto Corradi, finalizzato a valorizzare i legami storico-culturali delle località comprese nelle Provincie di Parma, Piacenza e Reggio-Emilia, facenti parte della tradizionale “area lunense”, recentemente declina nel termine “Lunezia” (coniato dal Dr. Alberto Grassi -già Presidente del Tribunale di Parma-); che si prefiggeva l’obiettivo di dar vita ad una “regione del gusto e della cultura”, visto come prodotto turistico per il rilancio di territori ora marginalizzati, ma con grandi potenzialità.  
Le vere motivazioni della bocciatura sono state riassunte dal Consigliere Montanari del PD, che ha denunciato il pericolo (evidentemente condiviso dal suo partito), che il progetto di legge potesse rappresentare l’inizio di un percorso finalizzato a dividere la Regione Emilia-Romanga.
Per il leghista Roberto Corradi: “Con la bocciatura della mia proposta di creare “Lunezia, regione del gusto e della cultura”, la maggioranza di sinistra ha dimostrato ancora una volta la pervicace volontà accentratrice, ed al contempo un assoluto disprezzo per il patrimonio culturale-storico ed ambientale dei territori collinari e montani delle Provincie di Parma, Piacenza e Reggio-Emilia.  Tutto ciò che rappresenta le tradizioni e l’identità dei territori  è percepito, dalla maggioranza di sinistra, come un attentato all’imperante  bolognocentrismo, che da sempre caratterizza l’azione della Regione.   Nel mio intervento ho fatto notare che nel 1987 (25 anni or sono), Consiglieri Regionali, tra cui l’attuale parlamentare PD Castagnetti, e l’allora Consigliere  PCI Carri,  avevano presentato un analogo progetto di legge per la: “Promozione e valorizzazione delle zone matildiche”, nel cui articolo 1 si legge: La Regione Emilia-Romagna…. Considerata la tradizione storica canossiana nei territori della Padania – con la presente legge dispone interventi e provvedimenti tendenti,… alla valorizzazione della cultura ..  alla tutela di aspetti monumentali e ambientali, nel quadro di una vitalizzazione dell’Appennino e dei territori pedecollinari.”; prevedendo altresì,  all’art. 12, che: “La Giunta regionale promuoverà intese con le Regioni Toscana e Lombardia,…” Viene da pensare che i “compagni” di 25 anni fa (che avevano paura ad usare il termine Padania), erano per certi versi meno “trinariciuti” degli attuali “Pidini”, che temono (forse perché meno forti dei loro predecessori), di perdere il loro potere bolognocentrico; al punto di aver paura perfino di una “regione del gusto e della cultura”, forse perché la loro attuale concezione di Regione ha poco a che fare con la cultura ed ancor meno con il buon-gusto (almeno per quanto riguarda le politiche che si ostinano a perpetuare).
Bologna, 28 febbraio 2011.                                                   Ufficio Stampa Gruppo Lega Nord
                         

                                                                                   Segretario Provinciale Lega Nord

                                                                           Consigliere Rgionale gruppo Lega Nord

                                                                                          Avv. Roberto  Corradi                                


mercoledì 8 febbraio 2012

Ius soli: sono altre le priorità.


Qualche giorno fa il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha affermato che “negare la cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri immigrati, è un’autentica follia”. Ci sembra un enorme controsenso da parte del Presidente Napolitano intervenire su questo argomento quando ci sono migliaia di cittadini italiani (in Italia e all’estero) che ogni giorno vedono calpestati i propri Diritti sanciti dalla Costituzione. Proprio in questi giorni ci sono alcuni cittadini italiani in grave difficoltà all’Estero che dalle nostre dipendenze diplomatiche non ricevono alcun aiuto perché, a loro dire, non vi sono i mezzi per farlo. Che dire poi delle migliaia di italiani che a causa di questa crisi si trovano in uno stato d’indigenza tale che devono rimandare il curarsi a causa dei ticket su esami e farmaci o che devono aspettare mesi e mesi per fare un esame clinico perché non si possono permettere di pagare una visita privata? Per non parlare poi dei milioni di cittadini italiani che vivono in questo periodo sotto il livello di povertà. Non sarebbe logico pensare prima a loro? E poi ci sono alcuni rischi che crediamo il Presidente Napolitano abbia sottovalutato. 
Il primo: i mercanti di esseri umani approfitterebbero di un’eventuale legge volta a garantire la cittadinanza dei bambini figli d’immigrati nati in Italia come arma di convincimento per aumentare a dismisura i loro sporchi affari. E’ già avvenuto in passato quando si è parlato di sanatorie o di aprire le porte a tutti. E poi c’è il rischio concreto che una massa di donne straniere vengano volontariamente a partorire in Italia con l’obiettivo di avere per i loro figli (e magari anche per loro) la cittadinanza italiana. 
Il secondo: quello legato a una massiccia immigrazione straniera in un momento in cui anche i vertici dello Stato ammettono che c’è troppa disoccupazione e che è necessario bloccare totalmente le quote dei flussi migratori verso il nostro Paese; molti degli attuali disoccupati nel nostro Paese sono extracomunitari e rischiano di ritrovarsi in uno status di “immigrati clandestini” nel giro di pochi mesi e quindi a rischio di espulsione. Con lo ius soli ci si potrebbe trovare nell’assurda situazione di dover espellere il genitore extracomunitario e di dover garantire il mantenimento e il futuro del figlio cittadino italiano. Davvero assurdo.
Il terzo: in mancanza di precise norme applicative, tutti i figli dei clandestini (secondo la Caritas i clandestini sarebbero ora circa 500.000) nati nel nostro paese avrebbero titolo per acquisire la cittadinanza italiana. Questo farebbe immediatamente registrare un incremento di tipo esponenziale degli arrivi di clandestini tenuto anche conto della crisi economica e politica che affligge i paesi nord-africani e a Sud del Sahara. Le norme sulla cittadinanza facile sarebbero una calamita irresistibile per una moltitudine d’immigrati che, oggettivamente, non siamo in grado di accogliere. L’integrazione è un procedimento complesso che non si può liquidare con qualche dichiarazione a effetto. Il quarto:  l’integrazione dei musulmani nei paesi occidentali risulta molto difficile come mostrano i frequenti episodi criminali verso i propri congiunti, soprattutto donne, che desiderano in qualche modo integrarsi. In Italia i musulmani sono già oltre un milione: vogliamo con una legge sulla cittadinanza così permissiva favorire la creazione in Italia di uno stato a prevalenza musulmana? Vogliamo favorire l’islam integralista nel suo obiettivo di distruggere l’Occidente?
Si sfrutta l’immagine dei “poveri bambini” che nascono in Italia da genitori stranieri per mascherare il vero obiettivo che è quello di arrivare a impedire l’espulsione dei clandestini e dare il voto agli immigrati in tempi brevi per cambiare così in maniera artefatta l’equilibrio politico. In un momento grave e difficile come questo per il popolo italiano parlare di garantire il Diritto alla cittadinanza ai figli degli stranieri aumentando ulteriormente i flussi migratori verso il nostro Paese, ci sembra francamente fuori luogo. Il nostro Paese è in crisi e avrebbe bisogno di ben altro che di discutere del diritto di voto o di cittadinanza agli immigrati. Le priorità sono l’economia che stenta, i nostri giovani che non trovano lavoro, i nostri anziani in difficoltà, le nostre piccole e medie imprese che chiudono e non certo la legge sulla cittadinanza.

Pier Angelo Ablondi
Consigliere provinciale Lega Nord Padania
Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma città della Lega Nord Padania

Parma 06/02/12

domenica 5 febbraio 2012

La Lega Nord ritorna sul tema delle cave ofiolitiche.



Vorremmo rispondere al Sig. Mauro Orlandini soprattutto per precisare alcune affermazioni "di parte" fatte nei confronti della Regione, per apportare un ulteriore contributo alla discussione e una nuova visione del problema delle cave di ofioliti: cosa del resto da noi già affrontata nel recente passato.
Come avevamo previsto il tema delle cave ofiolitiche è tornato di attualità. In un momento storico ed economico di estrema “confusione” soprattutto nel mondo del lavoro riteniamo sia indispensabile trattare argomenti importanti come questo con la dovuta precisione e  in modo costruttivo: non possiamo disperdere ulteriormente il patrimonio di posti di lavoro del nostro territorio, soprattutto in aree che già tanto hanno pagato negli ultimi decenni. Ancora una volta dobbiamo rimarcare come la discussione sulle cave ofiolitiche continui a ignorare un tassello fondamentale: Il “Progetto Regionale Pietre Verdi”. Sull’esperienza maturata con questo progetto era stata elaborata una proposta per il monitoraggio nel dettaglio delle attività estrattive su siti ofiolitici.
Per fare chiarezza ancora una volta sull’argomento:
  1. nel 2009 era stato elaborato un disciplinare di accordo tra la RegioneLa Provincia, l’ARPA e tre ditte esercenti pietrischi ofiolitici che prevedeva di testare l’applicabilità di una proposta di Classificazione dei giacimenti di ofioliti ed utilizzo dei materiali estratti in funzione del loro contenuto di amianto. Tale proposta, fatta propria dalla Provincia di Parma, è riportata all’Allegato E delle Norme Tecniche di Attuazione della Variante Generale al Piano Infraregionale delle Attività Estrattive (PIAE), approvata con Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 117 del 22 dicembre 2008 e sarebbe dovuta trasformarsi in una normativa regionale sulla classificazione dei giacimenti di ofioliti e sull’utilizzo dei materiali estratti in funzione del loro contenuto di amianto. La nuova normativa in esame prevedeva una serie di indagini periodiche sui fronti di cava, sul materiale estratto, sul materiale lavorato e sull’ambiente di lavoro: l’evidenza di filoni di amianto avrebbe comportato lo spostamento del fronte. Si sarebbero risolti gli elementi di incertezza e problematicità inerenti all’escavazione delle ofioliti appenniniche, con particolare riguardo alla sicurezza sanitaria dei residenti e degli addetti ed all’utilizzo finale dei materiali estratti, al fine anche di evitare danni economici e di immagine alle ditte del settore. Non dimentichiamo che nella difficile situazione occupazionale delle valli appenniniche le attività estrattive rappresentano un’importante attività.
  2. improvvisamente ed inspiegabilmente il progetto si è arenato, vanificando più di un anno di lavoro; lo stop è da imputare alla Regione, perché a livello provinciale il progetto era pronto a partire. Vorremmo qualcuno ci spiegasse il perché di questo dietrofront. Perché è stato interrotto un progetto di sperimentazione, che avrebbe portato chiarezza ed un maggiore controllo anche sulla salute dei lavoratori?
  3. la Regione e la Provincia, su alcuni temi delicati come questo, dovrebbe lasciare spazio ai propri tecnici, incaricati di prendere decisioni su questioni scientifiche dove la politica mostra sempre più spesso i propri limiti. Se il “progetto pilota” non fosse stato bloccato probabilmente sarebbe già in vigore una normativa regionale chiara ed efficace per regolamentare lo sfruttamento delle cave ofiolitiche. La Lega Nord ritiene che il cittadino debba essere correttamente informato sulle problematiche che coinvolgono il proprio territorio e non essere costretto a confrontarsi sulla base di informazioni frammentarie o sull’emozione del momento.
Riassumendo, riteniamo sia necessario che venga ripreso lo studio pilota che è stato interrotto, in modo da poter in futuro applicare la circolare riportata nell’Allegato E del PIAE vigente per non inaridire ulteriormente il tessuto economico del nostro Appennino.

Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma città della Lega Nord Padania
Dipartimento ambiente
Sezione di Parma città della Lega Nord Padania
Parma 05/02/12

Risposta alle affermazioni de segretario provinciale del Pd.


Spesso la verità fa male.

Prendiamo atto della risposta piccata del segretario provinciale Garbi alle considerazioni che la Lega Nord ha fatto, come tanti altri, sui risultati delle primarie che hanno decretato vincitore ridimensionato e prossimo candidato sindaco Vincenzo Bernazzoli. A Parma c’è un termine che indica in modo perfetto lo stato d’animo che attanaglia il segretario Garbi ed è “ bruzer” ; quando si partecipa ad una competizione, ad un confronto ed il risultato ottenuto non è quello sperato si “ brucia”, ci si arrampica sugli specchi per cercare giustificazioni che non ci sono e si polemizza con acredine con chi rimarca che il risultato ottenuto non è quello sperato in partenza.
Garbi accusa la Lega Nord di non aver mai fatto niente per Parma: dimentica che la Lega Nord, per nostra e sua fortuna,  non era presente nella giunta che fino a poco tempo fa amministrava il Comune, che ha sempre cercato dall’esterno di fare proposte costruttive, quasi sempre cadute nel  vuoto, e che i risultati dell’operato degli amministratori di sinistra in Provincia e dell’opposizione sempre di sinistra in Comune hanno lo stesso valore del nostro “far niente”.
Se il nostro è un modo vecchio di fare politica, Garbi dovrebbe spiegare a noi e soprattutto ai cittadini se il modo nuovo di fare politica è quello messo in atto a Roma dal suo partito, con l’appoggio acritico ad un governo imposto dall’alto, non scelto dagli elettori e che tartassa i deboli ma lascia in pace i forti. Ma forse il partito del segretario Garbi ama talmente i ceti meno abbienti, i poveri, che vorrebbe che tutti diventassero più poveri per avere più persone da amare. Il Sig. Garbi vuole emulare il grande Ettore Petrolini, che recitava: “se occorre prendere dei soldi bisogna prenderli ai poveri, perché hanno poco, ma sono in tanti”. Ma Petrolini faceva ridere…..Garbi e i suoi fanno sul serio.

Pier Angelo Ablondi
Consigliere Provinciale Lega Nord Padania
Andrea Zorandi
Segretario sezione Parma città della Lega Nord Padania

Parma 04/02/12

lunedì 30 gennaio 2012

L'esito delle primarie....................


L'esito delle primarie ha confermato come anche nel centro sinistra di Parma le spinte al cambiamento siano soffocate da una mentalità dirigista e conservatrice.
A questo punto mi chiedo: dove sono finite le idee dirompenti e innovative degli indignados parmigiani, che solo pochi mesi fa inneggiavano ad un cambiamento radicale e ad maggiore coinvolgimento nei cittadini nella cosa pubblica, protestando sotto i Portici del Grano con la parte più facinorosa del Pd?
Il candidato uscito dalle primarie rappresenta chiaramente l'ala conservatrice del PD, quella che nel tempo ha sacrificato parte dei propri ideali sull'altare della ragion di partito; Bernazzoli è il candidato giusto per i fautori del motto: "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi".
Bernazzoli non potrà certo rappresentare la svolta; i meccanismi che finora hanno retto le scelte e gli indirizzi della città rimarranno gli stessi. Sembra ormai superfluo citare gli ormai inflazionati poteri forti, ma la sostanza è purtroppo questa. Le scelte pianificatorie di Provincia e Comune, in sostanziale accordo, dimostrano come tra PD, PDL e industriali parmensi si fosse raggiunta la "quadra".
Sicuramente Bernazzoli potrà portare in comune una sobrietà sconosciuta alla passata amministrazione, tuttavia l'azione politica non sarà certo incentrata sul bene dei cittadini e del territorio; ad essere favoriti saranno purtroppo sempre i soliti noti.

Andrea Zorandi

mercoledì 25 gennaio 2012

La vera liberalizzazzione.


Si, anche le caste di taxisti, farmacisti, notai e altre categorie
professionali soffrono e soffriranno le innovazioni del governo Monti, che sta cercando di creare i presupposti per il rilancio dell’economia e delle imprese, quindi nuovi posti di lavoro, casomai più competitivi e qualificati.

Ma le vere liberalizzazioni sono da venire: i monopoli, il controllo della concorrenza, quello dei prezzi rapportati alla effettiva qualità, la determinazione di dazi a tutela dei produttori locali, la vigilanza e l’applicazione effettiva delle sanzioni a carico delle persone (non solo giuridiche) irregolari, e la lista è lunghissima.

A Parma? Saremmo sulla retta via se almeno gli appalti dei lavori pubblici non fossero spesso fuori controllo da parte della pubblica amministrazione, perché gli appaltatori sono sempre gli stessi.

Applicare concetti quali legalità, rispetto e tutela del territorio e delle tradizioni, per non parlare della salute dei cittadini: non è così difficile, basta essere onesti e coerenti, usare il senso del “buon padre di famiglia” e non farsi corrompere da coloro che fanno solo il proprio interesse personale e non quello comune dei cittadini parmigiani.

Angelo Marzaroli

domenica 22 gennaio 2012

Siam tutti dei paesanetti.


Se ci ricordiamo del passato, i nostri nonni fondarono l’economia locale sull’agricoltura e, soprattutto in Emilia-Romagna (come in tutte le altre regioni padane –dalla Val d’Aosta al delta del PO-), sulla trasformazione industriale dei prodotti della nostra terra.
E’ inaccettabile continuare a nascondere i fatti, i problemi che portano a sottovalutare le grandi potenzialità del settore agro-alimentare: l’ultimo (e vorremmo fosse proprio l’ultimo) è l’aumento esorbitante dell’IMU che tutte le imprese agricole dovranno pagare.
Torniamo in piazza con i trattori, continuiamo a lottare per difendere i nostri prodotti locali (che sono a Km 0!!!), dal latte al pomodoro, dall’acqua allo sfruttamento non corretto dell’ambiente.

Angelo Marzaroli

Ciclosi, il “braccio” del governo Monti.


Abbiamo 2 notizie, una bella e una brutta:vediamo prima quella bella. Il commissario prefettizio (con i suoi collaboratori) che ci dovrebbe accompagnare al rinnovo del governo della città ha deciso di verificare l’operato tecnico-amministrativo della giunta Vignali nel consentire la costruzione del PAI, più popolarmente conosciuto come inceneritore.
Insieme alla carezza, arriva lo schiaffo, la notizia brutta. Con l’intento di risanare il bilancio comunale, l’attuale governo provvisorio della città, comportandosi esattamente come quello statale, adotta misure che colpiranno le categorie più deboli (es. sospensione “Quoziente Parma” e tassazione massima sulle abitazioni).
Come a Roma, le cattive decisioni sono sostenute dalle principali forze politiche (e quelle sociali tacciono…alzando solo voci d’immagine!), e, ci scommetterei, le buone notizie serviranno solo a “profumare l’aria” e comunque vada, l’investimento del PAI svuoterà ulteriormente le tasche dei parmigiani!
Richiedendo da tempo trasparenza e onestà da parte della Pubblica Amministrazione, ora aggiungo volentieri che sia giunto il momento di avere giustizia: fuori dalle scatole i responsabili, privati e pubblici.
A proposito di questi ultimi: ricordiamoci che l’ente che ha sempre avuto maggior “peso” nella pianificazione della gestione dei rifiuti è la Provincia. Quindi, in primavera, quando andremo a votare per il nuovo sindaco di Parma, non dimentichiamolo.

Angelo Marzaroli

giovedì 19 gennaio 2012

Comunicato della Lega Nord Padania sul futuro di Parma e del suo inceneritore alla luce del decreto governativo sui rifiuti di Napoli


Il Presidente Bernazzoli sconfessato dal governo Monti.

I tecnici del ministero dell'Ambiente hanno predisposto un decreto per rendere possibile il trasporto dei rifiuti fuori regione verso altri impianti italiani prescindendo dall'accordo delle regioni interessate e in base al solo accordo tra i gestori degli impianti che effettuerebbero lo smaltimento. Questo dimostra che se il termovalorizzatore di Parma, gestito da IREN, fosse già in funzione, basterebbe un semplice accordo tra la multiutility e la regione Campania per conferire all’impianto i rifiuti partenopei, in deroga alle normative regionali e al piano provinciale di smaltimento rifiuti. Ma la cosa peggiore, e non evidenziata dai media, è quanto dichiarato dal ministro Clini: “dopo la Campania c'è il rischio che l'emergenza rifiuti arrivi in altre regioni come la Calabria, la Sicilia e il Lazio”. Questo dimostra come le rassicurazioni del Presidente della Provincia Bernazzoli sull’esclusivo conferimento all’impianto di Ugozzolo dei rifiuti provinciali siano smentite dalla realtà dei fatti o da qualsiasi emergenza rifiuti si presenti nel futuro più o meno prossimo e che, guarda caso, è incombente solo nelle regioni del sud: il candidato sindaco Vincenzo Bernazzoli sta avviando un processo, sostenuto apertamente dal comitato Iren,  per far diventare Parma la discarica  di scorta delle regioni del sud o di province che nel frattempo dismetteranno i loro inceneritori, vedi la vicina Reggio Emilia. Senza contare il controllo predominante di Iren nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti e della conseguente gestione monopolistica della fornitura di energia termica per quei quartieri riforniti dal sistema di teleriscaldamento.
Per questi e altri motivi, ben noti, La Lega Nord ribadisce le proprie perplessità alla realizzazione di un impianto la cui gestione sarà incentrata su logiche imprenditoriali e di profitto privato piuttosto che ad una reale perseguimento di una gestione dei rifiuti improntata alla riduzione della produzione, al riciclaggio spinto, ma, soprattutto, tramite la tariffazione puntuale di quanto conferito dalle singole famiglie, alla riduzione dei costi per i cittadini. Che di questi tempi sicuramente non guasta. 

Andrea Zorandi
Segretario cittadino Lega Nord Padania

mercoledì 18 gennaio 2012

La Lega Nord sezione di Parma città interviene sugli aumenti della tassa di occupazione del suolo pubblico.


Nei giorni scorsi gli ambulanti del parcheggio dell'Esselunga di via Traversetolo hanno dovuto pagare 30 euro invece di 25,92 per l'occupazione del suolo pubblico. La motivazione addotta dall’amministrazione è che l'aumento servirà per mantenere il Wellfare di Parma. Perché allora non chiedere il plateatico anche ai questuanti (questi sono mesi che stazionano a Ponte Italia), a quelli che vendono libri in via Cavour, ai fioristi improvvisati davanti alla Villetta il giorno dei Defunti, ai fioristi che tutte le sere invadono i locali e la movida con le rose, agli slavi che lasciano sul tavolo dei locali cineserie da comprare, agli abusivi dei mercati, ai parcheggiatori abusivi di tutta la zona ospedale (parcheggi coperti e scoperti), ai venditori abusivi ma piazzati regolarmente davanti ai vari supermercati e centri commerciali? Mentre invece un comune cittadino che ha fatto una lenzuolata (sospesa da terra) di protesta in Piazza Garibaldi è stato multato per occupazione abusiva di luogo pubblico, nonostante nessun funzionario del Comune di Parma avesse saputo dare indicazioni sull’eventuale versamento da fare. Questa è una provocatoria (ma non tanto) proposta che rivolgiamo direttamente al Commissario Ciclosi con una possibile duplice finalità: o aumentare gli introiti delle casse comunali o liberare i cittadini da quelle “ingombranti” presenze. Il Cardinale Richelieu diceva: “fare una legge e non farla rispettare equivale ad autorizzare la cosa che si vuole proibire”. Ma non penso che sia questo che si meritano Parma e i suoi cittadini.


Andrea Zorandi
Segretario cittadino Lega Nord Padania

Risposta della Lega Nord all’assessore provinciale Roberto Zannoni.


Per nostra buona abitudine – dichiara Andrea Zorandi segretario cittadino della Lega Nord Padania - quando muoviamo accuse sono sempre circostanziate e documentate. A far naufragare il  tentativo di difendere un’operazione rischiosa da parte dell’assessore al Bilancio della provincia di Parma Roberto Zannoni, basterebbe tener conto delle preoccupazioni del Tesoro riguardo ai 467 enti territoriali che hanno in bilancio prodotti finanziari derivati per un importo di circa 35 miliardi di euro. Secondo la Banca d’Italia nell’ipotesi di chiusura di tutti i contratti alla data della rilevazione, per quegli enti vi  sarebbe stato un costo aggiuntivo di oltre un miliardo di euro. Inoltre da recenti elaborazioni sui dati forniti da Eurostat, nel periodo 2007-2010 le amministrazioni pubbliche hanno dovuto sostenere oltre 4 miliardi di euro di maggiori interessi sul debito a seguito dei loro contratti derivati in essere. Per rendersi conto del rischio di tali investimenti – prosegue Zorandi - basterebbero i tanti contenziosi aperti tra vari Enti locali e gli istituti bancari con i quali hanno sottoscritto i derivati arrivando anche al sequestro preventivo di beni per centinaia di milioni di euro nei confronti delle grandi banche coinvolte. Nella sua risposta, caro assessore – continua Zorandi - si cerca di camuffare un investimento altamente speculativo per una saggia operazione, mentre il pagamento delle perdite accumulate in due anni sono fatte passare non come perdite ma solo come normale pagamento del tasso concordato a suo tempo.  Assessore, i parmigiani non si fanno infilzare per il naso, sanno distinguere lucciole da lanterne. E’ troppo facile improvvisarsi speculatori finanziari – conclude Zorandi - usando i soldi dei contribuenti per giocare in borsa.  I risultati sono spaventosi ma tanto paga sempre e solo Pantalone. Se questo è il nuovo stile del candidato sindaco Bernazzoli, poveri noi; dalla padella siamo finiti nella brace!!

Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma città della Lega Nord Padania

domenica 15 gennaio 2012

Intervento del segretario cittadino della Lega Nord Padania, Andrea Zorandi, circa le continue minacce dei rappresentanti della comunità islamica e dei comitati ad essa affiliati.


Il paese dei balocchi.
Non si può definire diversamente un paese in cui è ammesso creare comitati dichiaratamente contro la legalità giuridicamente espressa; altrettanto pericoloso che si permetta ad associazioni di qualsiasi natura e provenienza agire indisturbatamente in barba a leggi e sentenze. Scandalosa non è la legittima richiesta della comunità islamica di avere un luogo di culto, ma che una pubblica amministrazione, funzionari e assessori compresi, li abbia deliberatamente ingannati e permetta il perseverare dell’illegale uso di locali a rischio in quanto privi di ogni dichiarazione di agibilità. Perché i comitati, i circoli e le associazione storiche di Parma non si uniscono invece per protestare contro le prevaricazioni commesse dalla precedente amministrazione e a favore della legalità come espressione dei diritti e della libertà di ogni cittadino?  Perché devono ottusamente e con maligna volontà trasformare una azione legale contro amministratori pubblici in una battaglia razziale? Non conosciamo i loro reconditi interessi, ma non possono continuare ad ingannare i cittadini, musulmani compresi, sfruttando le criticità legate all’immigrazione e all’integrazione. Ben vengano i cittadini che investono tempo e denaro per far prevalere la legge, il diritto, l’onestà intellettuale, morale e civile.

Andrea Zorandi
Segretario cittadino Lega Nord Padania

domenica 8 gennaio 2012

Bella professione quella del dirigente comunale.


Soprattutto quando si ha a che fare con amministratori come quelli appena, e fortunatamente, decaduti. Nell’agosto u.s., in piena crisi economica, amministrativa e giudiziaria del Comune di Parma, la giunta comunale ha deciso di ricompensare, in accordo ovviamente con i rappresentanti sindacali, il fedele lavoro svolto dai dirigenti comunali, per il loro ossequioso e silenzioso apporto nel produrre un buco di bilancio simile, in proporzione, solo a certi comuni del Sud, con retribuzioni di posizione e di risultato per un totale di euro 3.158.747 per le annualità 2009 e 2010. Considerate che queste cifre si assommano allo stipendio base e ad indennità che arrivano anche a 55-60.000 euro. E vengono concessi anche ai dirigenti sotto inchiesta o in galera? Ma i sindacalisti che protestano sempre su tutto dov’erano? Fanno parte di quelli che si sono spartiti la torta? E i loro dirigenti provinciali non si sono vergognati a fronte di lavoratori che per pagare le tasse e i (dis)servizi e i buchi di bilancio del comune magari non arrivano a fine mese? Quante piccole e medie aziende si potevano salvare dal fallimento o operai dal licenziamento a causa degli infiniti ritardi nei pagamenti da parte dell’amministrazione comunale?
A sentire i vecchi amministratori e i consiglieri comunali e i partiti che li sostenevano, tutto era a posto e tutto era in ordine. E questi si vorrebbero ricandidare al governo della città? “Vade retro satana”.

Andrea Zorandi

Sempre più reati


Ogni santo giorno leggiamo sui quotidiani di ville svaligiate, appartamenti assaltati, furti nei negozi, scippi ad anziani, spaccio di droga ovunque. Parma non è proprio per nulla l'isola felice, e chi ha qualificato Parma come seconda città dell’Emilia e settima in Italia per qualità della vita evidentemente non vive in città e/o ha ricevuto notizie ovattate e filtrate da qualche interesse politico. La qualità della vita si misura soprattutto dalla tranquillità percepita. Nessun anziano che vive solo può sentirsi al sicuro e nessun genitore può lasciare a casa figli soli sentendosi sicuro. I vigili urbani sono utilizzati per far cassa con le più antipatiche contravvenzioni o per distribuire le ordinanze del Comune o per scortare le personalità comunali. Polizia e Carabinieri per molte ragioni non sono in grado di sorvegliare tutto il territorio; le ronde formate da due militari e un carabiniere fanno la passeggiata in centro e solo nelle ore diurne; le ronde di volontari non sono mai state organizzate. Per quello che paghiamo in tasse, per la nostra storia di civiltà e cultura non meritiamo di essere abbandonati a noi stessi. Una società che si deve barricare come in un bunker per paura di aggressioni significa che è stata gestita da politici incapaci; una città commissariata significa che ha fallito nella scelta dei suoi amministratori. E a Parma solo la Lega Nord non ha mai avuto le mani in pasta. Nel 2012 ci possiamo liberare da queste condizioni: cambiando colore politico, perché solo il verde è il colore della speranza di un futuro migliore.

Andrea Zorandi

Mendicanti nelle strade della città: quali soluzioni per questo problema?


Chi c'è dietro le persone che chiedono l'elemosina? Chi finanzia questa tratta infame? Chi sostiene il racket dell'elemosina? Le risposte sono due: la prima, sicuramente la più pericolosa, è quella della criminalità organizzata, come è emerso nei giorni scorsi per quanto riguarda anche la tratta di clandestini e i matrimoni combinati per ottenere la regolarizzazione in breve tempo, che trova ormai terreno fertile anche a Parma come testimoniano gli ultimi arresti e denunce. La seconda siamo noi che con grande superficialità siamo convinti che i pochi centesimi passati dal finestrino dell'auto mezzo abbassato possano veramente aiutarli. Con la nostra elemosina, per metterci al sicuro da loro violente reazioni e quietare la nostra coscienza, non facciamo altro che potenziare il racket organizzato: vi siete mai chiesti come mai, pur chiedendovi l’elemosina per fame, rifiutano il cibo e vogliono solo i soldi? E così in tutte le strade del centro ci sono decine di persone che chiedono l'elemosina, Rom davanti alla Steccata si alternano su più turni, donne giovani sfilano nei bar del centro col bicchiere in mano per raccogliere un po’ di euro, anziani inginocchiati con cartelli strazianti che chiedono aiuto.
Davanti alla maggior parte dei supermercati cittadini persone di colore e nord africani chiedono di riportare il carrello per prendere il soldo che contiene o fanno i parcheggiatori  abusivi.
Molti parcheggi pubblici compresi quelli dell’ospedale sono ormai costantemente presidiati da clandestini e abusivi che tutto il giorno cercano di vendere materiale vario, scambiano biglietti del parcheggio non scaduti con fare spesso minaccioso.
Vi sono città del Nord che questo fenomeno lo hanno praticamente debellato con la costanza dei controlli, dell’identificazione e allontanamento dei clandestini e applicando le normali leggi comunali in termini di domicilio, residenza e permanenza. A Parma tutto questo è una chimera stante la evidente indifferenza al problema degli ex amministratori comunali e il falso buonismo di troppe associazioni che incuranti dell’insicurezza a cui sono esposti i cittadini, soprattutto donne ed anziani, a parole difendono questi “scomodi” personaggi tranne poi non fare niente per proporre alternative a loro e agli anche troppo pazienti cittadini di Parma.

Andrea Zorandi

venerdì 6 gennaio 2012

Cattivo gusto, per non dire disonestà intellettuale...


Nel rispondere ad una intervista sui privilegi della casta parlamentare un questore della camera ha avuto il cattivo gusto, per non dire la disonestà intellettuale, morale e civile, di  profetizzare la necessità di possibili licenziamenti nel personale dei “palazzi” a fronte di una riduzione degli appannaggi economici per i parlamentari e la riduzione dei costi della politica. A questo si assomma quanto pubblicato, ma risaputo, su un quotidiano on-line: stipendio lordo di uno stenografo: 290.000 euro, di un commesso o barbiere 160.000, di un segretario 256.000, di un consigliere 417.000, di un coadiutore 192.000 oltre ad alcune indennità. Mi piacerebbe chiedere alle tre confederazioni sindacali se hanno approvato loro questi contratti di lavoro. E perché non fanno sciopero contro questi anacronistici e scandalosi privilegi, invece di far finta di scioperare contro il governo monti? Siamo in un paese in cui un barbiere guadagna di più di un primario ospedaliero. E costoro si lamentano mentre si parla di 300.000 posti di lavoro che si presuppone possano essere persi nel corso del 2012, con stipendi dai 1200 ai 1500 euro cadauno: da non riuscire ad arrivare a fine mese? Questo governo nato dalle banche e dai superprivilegiati, appoggiato da una accozzaglia di parlamentari di destra, di centro e di sinistra, vigliaccamente incapaci di difendere i cittadini ed elettori, ha avuto la perversa ma lucida malvagità di aumentare tutto quanto era aumentabile a discapito dei soliti noti. Vi ricordate i racconti su Robin Hood e il malvagio sceriffo di Nottingham: la storia si ripete sempre, faranno la stessa fine?

Andrea Zorandi

mercoledì 4 gennaio 2012

Tempi duri per le moschee garage.....


Sui privilegi della casta parlamentare....


Nel rispondere ad una intervista sui privilegi della casta parlamentare un questore della camera ha avuto il cattivo gusto, per non dire la disonestà
intellettuale, morale e civile, di  profetizzare la necessità di possibili licenziamenti nel personale dei “palazzi” a fronte di una riduzione degli appannaggi economici per i parlamentari e la riduzione dei costi della politica. A questo si assomma quanto pubblicato, ma risaputo, su un quotidiano on-line: stipendio lordo di uno stenografo: 290.000 euro, di un commesso o barbiere 160.000, di un segretario 256.000, di un consigliere 417.000, di un coadiutore 192.000 oltre ad alcune indennità. Mi piacerebbe chiedere alle tre confederazioni sindacali se hanno approvato loro questi contratti di lavoro. E perché non fanno sciopero contro questi anacronistici e scandalosi privilegi, invece di far finta di scioperare contro il governo monti? Siamo in un paese in cui un barbiere guadagna di più di un primario ospedaliero. E costoro si lamentano mentre si parla di 300.000 posti di lavoro che si presuppone possano essere persi nel corso del 2012, con stipendi dai 1200 ai 1500 euro cadauno: da non riuscire ad arrivare a fine mese? Questo governo nato dalle banche e dai superprivilegiati, appoggiato da una accozzaglia di parlamentari di destra, di centro e di sinistra, vigliaccamente incapaci di difendere i cittadini ed elettori, ha avuto la perversa ma lucida malvagità di aumentare tutto quanto era aumentabile a discapito dei soliti noti. Vi ricordate i racconti su Robin Hood e del malvagio sceriffo di Nottingham: la storia si ripete sempre, faranno la stessa fine?

Andrea Zorandi

martedì 3 gennaio 2012

Vigheffio, rapina da 40mila euro in villa.


Hanno festeggiato il primo giorno dell'anno con una rapina. A venti minuti dallo scoccare della mezzanotte, infatti, cinque malviventi dell'Est Europa hanno svaligiato una villetta in via Perlasca, zona Vigheffio, rubando oggetti per un valore di 40mila euro.
E non si sono lasciati intimidire dalla presenza di un cane, né da quella di una donna rimasta in casa con l'influenza: con le sciarpe sul volto, sono entrati da una porta-finestra al primo piano e l'hanno minacciata. “Se stai calma ti lasceremo in pace”, le hanno detto. Poi hanno arraffato vari oggetti di valore e sono fuggiti in auto. Immediato l'intervento della Squadra Volanti della Questura, che indaga sull'episodio.

Bilancio botti di Capodanno !!


A Roma e a Napoli 2 morti 561 feriti, tra cui 76 bimbi

Non sono bastati i divieti in circa duemila comuni. Nella Capitale, l'esplosione di petardi ha devastato un appartamento e ucciso un uomo e ferito 4 bambini. Nel Napoletano, un 40enne probabilmente ucciso da un proiettile vagante
di Domenico Ferrara - 01 gennaio 2012, 17:34
Non sono bastati i divieti. E nemmeno i sequestri. Il primo giorno del 2012 inizia nel peggiore dei modi. Con un bilancio delle vittime dei botti che sembra un bollettino di guerra e che oscura le tante gioiose feste di piazza che ci sono state in tutta Italia.
E' di due morti e 561 feriti (di cui 76 minori di 12 anni) il bilancio complessivo degli incidenti legati ai festeggiamenti di San Silvestro. A renderlo noto è stato il dipartimento della pubblica sicurezza. L’anno passato si erano registrati un morto e 498 feriti.
Erano 10 anni (dal 2001: 4 morti e 800 feriti) che a Capodanno non si registrava un numero di morti superiore a uno.
I petardi erano stati vietati in più di 2000 comuni, ma già ieri si sparava a Bari, mentre a Palermo un bambino di 14 anni era rimasto gravemente ferito per lo scoppio di un petardo che gli ha causato la perdita di due dita della mano e gravi ustioni al volto con annesso il rischio di perdere la vista. 
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E oggi il bilancio delle vittime è aumentato, appunto. A Roma l'esplosione di petardi ha devastato un appartamento, provocando la morte di uomo di 31 anni e il ferimento di quattro bambini, uno dei quali è ricoverato in condizioni gravissime. L'esplosione è avvenuta in un appartamento del quartiere di San Basilio, in uno stabile in cui qualche giorno fa, all'interno del vano ascensore, la polizia aveva sequestrato 30 chili di botti simili a quelli che hanno causato la deflagrazione.
La vittima aveva precedenti, tra cui detenzione di materiale esplodente, ed era stato in passato agli arresti domiciliari. Secondo i vigili del fuoco, al momento dell'esplosione nell'appartamento, situato al primo piano dell'edificio, c'erano 15-20 persone. E diversi chili di botti. Intorno a mezzanotte e quaranta l'uomo ha tentato di accenderne uno ancora dall'interno, per affacciarsi poi all'esterno, ma il petardo è esploso innescando la deflagrazione a catena.

lunedì 2 gennaio 2012

E poi i nostri figli non trovano lavoro!!!!!!


Corrisponde ad una sostanziosa finanziaria (55 milioni di euro) il costo per lo Stato causato dai guadagni illeciti registrati negli ultimi tre anni  dai doppi incarichi dei dipendenti pubblici: si va da chi tenta di arrotondare magri stipendi a chi invece con il doppio lavoro incrementa redditi già invidiabili, perfino tra i dirigenti dell’Agenzia delle Entrate. Per stessa ammissione delle Fiamme Gialle intervenire nel combattere gli sprechi della spesa pubblica corrisponde, in termini numerici, alla lotta all’evasione fiscale. Essendo tutto il mondo paese, anche a Parma si conoscono tecnici di enti pubblici che prestano le loro consulenze, tramite liberi professionisti consenzienti, a favore di privati per la realizzazione di loro opere. Questo implica da un lato l’accelerazione dell’iter autorizzativo e, dall’altro, permette al cliente di violare le prescrizioni di realizzazione, perché tanto il controllore è il suo consulente. E poi ci si lamenta per l’aumento della disoccupazione e dei costi della macchina pubblica. Ci sarebbe un metodo semplice per risolvere il problema: licenziarli in tronco; per giusta causa, ovviamente.

Andrea Zorandi

Il modello Pisapia.


L’ennesimo esempio di come la mentalità di sinistra sia volta a distruggere il nostro passato e, soprattutto le nostre tradizioni, per appiattire il nostro futuro: a Milano il Sindaco Pisapia ha fatto multare quattro zampognari per abusiva occupazione di suolo pubblico mentre suonavano in corso Vittorio Emanuele. Questo è il metodo di governo a cui si ispira il candidato sindaco del Pd ed attuale presidente della Provincia, Vincenzo Bernazzoli: repressione e voce grossa con chi mantiene vive le tradizioni. Come mai invece si è schierato a favore della illegale moschea e cosa intende fare per eliminare l’abusivismo commerciale e il continuo e pressantemente fastidioso accattonaggio dei tanti gruppi di immigrati, sicuramente clandestini, che assalgono i cittadini clienti di tanti supermercati di Parma nonché fruitori di molti parcheggi della città? Questi andranno sicuramente difesi perché, se acquisissero la cittadinanza, come vogliono incoscientemente i comunisti, potrebbero essere un bacino di voti: alla faccia di chi per l’Italia ha compromesso la propria salute, si è sacrificato sul lavoro, ha dato la vita durante e dopo la guerra.

Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma città della Lega Nord Padania