Per nostra buona abitudine – dichiara Andrea Zorandi segretario cittadino della Lega Nord Padania - quando muoviamo accuse sono sempre circostanziate e documentate. A far naufragare il tentativo di difendere un’operazione rischiosa da parte dell’assessore al Bilancio della provincia di Parma Roberto Zannoni, basterebbe tener conto delle preoccupazioni del Tesoro riguardo ai 467 enti territoriali che hanno in bilancio prodotti finanziari derivati per un importo di circa 35 miliardi di euro. Secondo la Banca d’Italia nell’ipotesi di chiusura di tutti i contratti alla data della rilevazione, per quegli enti vi sarebbe stato un costo aggiuntivo di oltre un miliardo di euro. Inoltre da recenti elaborazioni sui dati forniti da Eurostat, nel periodo 2007-2010 le amministrazioni pubbliche hanno dovuto sostenere oltre 4 miliardi di euro di maggiori interessi sul debito a seguito dei loro contratti derivati in essere. Per rendersi conto del rischio di tali investimenti – prosegue Zorandi - basterebbero i tanti contenziosi aperti tra vari Enti locali e gli istituti bancari con i quali hanno sottoscritto i derivati arrivando anche al sequestro preventivo di beni per centinaia di milioni di euro nei confronti delle grandi banche coinvolte. Nella sua risposta, caro assessore – continua Zorandi - si cerca di camuffare un investimento altamente speculativo per una saggia operazione, mentre il pagamento delle perdite accumulate in due anni sono fatte passare non come perdite ma solo come normale pagamento del tasso concordato a suo tempo. Assessore, i parmigiani non si fanno infilzare per il naso, sanno distinguere lucciole da lanterne. E’ troppo facile improvvisarsi speculatori finanziari – conclude Zorandi - usando i soldi dei contribuenti per giocare in borsa. I risultati sono spaventosi ma tanto paga sempre e solo Pantalone. Se questo è il nuovo stile del candidato sindaco Bernazzoli, poveri noi; dalla padella siamo finiti nella brace!!
Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma città della Lega Nord Padania
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