domenica 8 gennaio 2012

Mendicanti nelle strade della città: quali soluzioni per questo problema?


Chi c'è dietro le persone che chiedono l'elemosina? Chi finanzia questa tratta infame? Chi sostiene il racket dell'elemosina? Le risposte sono due: la prima, sicuramente la più pericolosa, è quella della criminalità organizzata, come è emerso nei giorni scorsi per quanto riguarda anche la tratta di clandestini e i matrimoni combinati per ottenere la regolarizzazione in breve tempo, che trova ormai terreno fertile anche a Parma come testimoniano gli ultimi arresti e denunce. La seconda siamo noi che con grande superficialità siamo convinti che i pochi centesimi passati dal finestrino dell'auto mezzo abbassato possano veramente aiutarli. Con la nostra elemosina, per metterci al sicuro da loro violente reazioni e quietare la nostra coscienza, non facciamo altro che potenziare il racket organizzato: vi siete mai chiesti come mai, pur chiedendovi l’elemosina per fame, rifiutano il cibo e vogliono solo i soldi? E così in tutte le strade del centro ci sono decine di persone che chiedono l'elemosina, Rom davanti alla Steccata si alternano su più turni, donne giovani sfilano nei bar del centro col bicchiere in mano per raccogliere un po’ di euro, anziani inginocchiati con cartelli strazianti che chiedono aiuto.
Davanti alla maggior parte dei supermercati cittadini persone di colore e nord africani chiedono di riportare il carrello per prendere il soldo che contiene o fanno i parcheggiatori  abusivi.
Molti parcheggi pubblici compresi quelli dell’ospedale sono ormai costantemente presidiati da clandestini e abusivi che tutto il giorno cercano di vendere materiale vario, scambiano biglietti del parcheggio non scaduti con fare spesso minaccioso.
Vi sono città del Nord che questo fenomeno lo hanno praticamente debellato con la costanza dei controlli, dell’identificazione e allontanamento dei clandestini e applicando le normali leggi comunali in termini di domicilio, residenza e permanenza. A Parma tutto questo è una chimera stante la evidente indifferenza al problema degli ex amministratori comunali e il falso buonismo di troppe associazioni che incuranti dell’insicurezza a cui sono esposti i cittadini, soprattutto donne ed anziani, a parole difendono questi “scomodi” personaggi tranne poi non fare niente per proporre alternative a loro e agli anche troppo pazienti cittadini di Parma.

Andrea Zorandi

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