domenica 8 gennaio 2012

Bella professione quella del dirigente comunale.


Soprattutto quando si ha a che fare con amministratori come quelli appena, e fortunatamente, decaduti. Nell’agosto u.s., in piena crisi economica, amministrativa e giudiziaria del Comune di Parma, la giunta comunale ha deciso di ricompensare, in accordo ovviamente con i rappresentanti sindacali, il fedele lavoro svolto dai dirigenti comunali, per il loro ossequioso e silenzioso apporto nel produrre un buco di bilancio simile, in proporzione, solo a certi comuni del Sud, con retribuzioni di posizione e di risultato per un totale di euro 3.158.747 per le annualità 2009 e 2010. Considerate che queste cifre si assommano allo stipendio base e ad indennità che arrivano anche a 55-60.000 euro. E vengono concessi anche ai dirigenti sotto inchiesta o in galera? Ma i sindacalisti che protestano sempre su tutto dov’erano? Fanno parte di quelli che si sono spartiti la torta? E i loro dirigenti provinciali non si sono vergognati a fronte di lavoratori che per pagare le tasse e i (dis)servizi e i buchi di bilancio del comune magari non arrivano a fine mese? Quante piccole e medie aziende si potevano salvare dal fallimento o operai dal licenziamento a causa degli infiniti ritardi nei pagamenti da parte dell’amministrazione comunale?
A sentire i vecchi amministratori e i consiglieri comunali e i partiti che li sostenevano, tutto era a posto e tutto era in ordine. E questi si vorrebbero ricandidare al governo della città? “Vade retro satana”.

Andrea Zorandi

Nessun commento:

Posta un commento