Corrisponde ad una sostanziosa finanziaria (55 milioni di euro) il costo per lo Stato causato dai guadagni illeciti registrati negli ultimi tre anni dai doppi incarichi dei dipendenti pubblici: si va da chi tenta di arrotondare magri stipendi a chi invece con il doppio lavoro incrementa redditi già invidiabili, perfino tra i dirigenti dell’Agenzia delle Entrate. Per stessa ammissione delle Fiamme Gialle intervenire nel combattere gli sprechi della spesa pubblica corrisponde, in termini numerici, alla lotta all’evasione fiscale. Essendo tutto il mondo paese, anche a Parma si conoscono tecnici di enti pubblici che prestano le loro consulenze, tramite liberi professionisti consenzienti, a favore di privati per la realizzazione di loro opere. Questo implica da un lato l’accelerazione dell’iter autorizzativo e, dall’altro, permette al cliente di violare le prescrizioni di realizzazione, perché tanto il controllore è il suo consulente. E poi ci si lamenta per l’aumento della disoccupazione e dei costi della macchina pubblica. Ci sarebbe un metodo semplice per risolvere il problema: licenziarli in tronco; per giusta causa, ovviamente.
Andrea Zorandi
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