lunedì 30 gennaio 2012

L'esito delle primarie....................


L'esito delle primarie ha confermato come anche nel centro sinistra di Parma le spinte al cambiamento siano soffocate da una mentalità dirigista e conservatrice.
A questo punto mi chiedo: dove sono finite le idee dirompenti e innovative degli indignados parmigiani, che solo pochi mesi fa inneggiavano ad un cambiamento radicale e ad maggiore coinvolgimento nei cittadini nella cosa pubblica, protestando sotto i Portici del Grano con la parte più facinorosa del Pd?
Il candidato uscito dalle primarie rappresenta chiaramente l'ala conservatrice del PD, quella che nel tempo ha sacrificato parte dei propri ideali sull'altare della ragion di partito; Bernazzoli è il candidato giusto per i fautori del motto: "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi".
Bernazzoli non potrà certo rappresentare la svolta; i meccanismi che finora hanno retto le scelte e gli indirizzi della città rimarranno gli stessi. Sembra ormai superfluo citare gli ormai inflazionati poteri forti, ma la sostanza è purtroppo questa. Le scelte pianificatorie di Provincia e Comune, in sostanziale accordo, dimostrano come tra PD, PDL e industriali parmensi si fosse raggiunta la "quadra".
Sicuramente Bernazzoli potrà portare in comune una sobrietà sconosciuta alla passata amministrazione, tuttavia l'azione politica non sarà certo incentrata sul bene dei cittadini e del territorio; ad essere favoriti saranno purtroppo sempre i soliti noti.

Andrea Zorandi

mercoledì 25 gennaio 2012

La vera liberalizzazzione.


Si, anche le caste di taxisti, farmacisti, notai e altre categorie
professionali soffrono e soffriranno le innovazioni del governo Monti, che sta cercando di creare i presupposti per il rilancio dell’economia e delle imprese, quindi nuovi posti di lavoro, casomai più competitivi e qualificati.

Ma le vere liberalizzazioni sono da venire: i monopoli, il controllo della concorrenza, quello dei prezzi rapportati alla effettiva qualità, la determinazione di dazi a tutela dei produttori locali, la vigilanza e l’applicazione effettiva delle sanzioni a carico delle persone (non solo giuridiche) irregolari, e la lista è lunghissima.

A Parma? Saremmo sulla retta via se almeno gli appalti dei lavori pubblici non fossero spesso fuori controllo da parte della pubblica amministrazione, perché gli appaltatori sono sempre gli stessi.

Applicare concetti quali legalità, rispetto e tutela del territorio e delle tradizioni, per non parlare della salute dei cittadini: non è così difficile, basta essere onesti e coerenti, usare il senso del “buon padre di famiglia” e non farsi corrompere da coloro che fanno solo il proprio interesse personale e non quello comune dei cittadini parmigiani.

Angelo Marzaroli

domenica 22 gennaio 2012

Siam tutti dei paesanetti.


Se ci ricordiamo del passato, i nostri nonni fondarono l’economia locale sull’agricoltura e, soprattutto in Emilia-Romagna (come in tutte le altre regioni padane –dalla Val d’Aosta al delta del PO-), sulla trasformazione industriale dei prodotti della nostra terra.
E’ inaccettabile continuare a nascondere i fatti, i problemi che portano a sottovalutare le grandi potenzialità del settore agro-alimentare: l’ultimo (e vorremmo fosse proprio l’ultimo) è l’aumento esorbitante dell’IMU che tutte le imprese agricole dovranno pagare.
Torniamo in piazza con i trattori, continuiamo a lottare per difendere i nostri prodotti locali (che sono a Km 0!!!), dal latte al pomodoro, dall’acqua allo sfruttamento non corretto dell’ambiente.

Angelo Marzaroli

Ciclosi, il “braccio” del governo Monti.


Abbiamo 2 notizie, una bella e una brutta:vediamo prima quella bella. Il commissario prefettizio (con i suoi collaboratori) che ci dovrebbe accompagnare al rinnovo del governo della città ha deciso di verificare l’operato tecnico-amministrativo della giunta Vignali nel consentire la costruzione del PAI, più popolarmente conosciuto come inceneritore.
Insieme alla carezza, arriva lo schiaffo, la notizia brutta. Con l’intento di risanare il bilancio comunale, l’attuale governo provvisorio della città, comportandosi esattamente come quello statale, adotta misure che colpiranno le categorie più deboli (es. sospensione “Quoziente Parma” e tassazione massima sulle abitazioni).
Come a Roma, le cattive decisioni sono sostenute dalle principali forze politiche (e quelle sociali tacciono…alzando solo voci d’immagine!), e, ci scommetterei, le buone notizie serviranno solo a “profumare l’aria” e comunque vada, l’investimento del PAI svuoterà ulteriormente le tasche dei parmigiani!
Richiedendo da tempo trasparenza e onestà da parte della Pubblica Amministrazione, ora aggiungo volentieri che sia giunto il momento di avere giustizia: fuori dalle scatole i responsabili, privati e pubblici.
A proposito di questi ultimi: ricordiamoci che l’ente che ha sempre avuto maggior “peso” nella pianificazione della gestione dei rifiuti è la Provincia. Quindi, in primavera, quando andremo a votare per il nuovo sindaco di Parma, non dimentichiamolo.

Angelo Marzaroli

giovedì 19 gennaio 2012

Comunicato della Lega Nord Padania sul futuro di Parma e del suo inceneritore alla luce del decreto governativo sui rifiuti di Napoli


Il Presidente Bernazzoli sconfessato dal governo Monti.

I tecnici del ministero dell'Ambiente hanno predisposto un decreto per rendere possibile il trasporto dei rifiuti fuori regione verso altri impianti italiani prescindendo dall'accordo delle regioni interessate e in base al solo accordo tra i gestori degli impianti che effettuerebbero lo smaltimento. Questo dimostra che se il termovalorizzatore di Parma, gestito da IREN, fosse già in funzione, basterebbe un semplice accordo tra la multiutility e la regione Campania per conferire all’impianto i rifiuti partenopei, in deroga alle normative regionali e al piano provinciale di smaltimento rifiuti. Ma la cosa peggiore, e non evidenziata dai media, è quanto dichiarato dal ministro Clini: “dopo la Campania c'è il rischio che l'emergenza rifiuti arrivi in altre regioni come la Calabria, la Sicilia e il Lazio”. Questo dimostra come le rassicurazioni del Presidente della Provincia Bernazzoli sull’esclusivo conferimento all’impianto di Ugozzolo dei rifiuti provinciali siano smentite dalla realtà dei fatti o da qualsiasi emergenza rifiuti si presenti nel futuro più o meno prossimo e che, guarda caso, è incombente solo nelle regioni del sud: il candidato sindaco Vincenzo Bernazzoli sta avviando un processo, sostenuto apertamente dal comitato Iren,  per far diventare Parma la discarica  di scorta delle regioni del sud o di province che nel frattempo dismetteranno i loro inceneritori, vedi la vicina Reggio Emilia. Senza contare il controllo predominante di Iren nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti e della conseguente gestione monopolistica della fornitura di energia termica per quei quartieri riforniti dal sistema di teleriscaldamento.
Per questi e altri motivi, ben noti, La Lega Nord ribadisce le proprie perplessità alla realizzazione di un impianto la cui gestione sarà incentrata su logiche imprenditoriali e di profitto privato piuttosto che ad una reale perseguimento di una gestione dei rifiuti improntata alla riduzione della produzione, al riciclaggio spinto, ma, soprattutto, tramite la tariffazione puntuale di quanto conferito dalle singole famiglie, alla riduzione dei costi per i cittadini. Che di questi tempi sicuramente non guasta. 

Andrea Zorandi
Segretario cittadino Lega Nord Padania

mercoledì 18 gennaio 2012

La Lega Nord sezione di Parma città interviene sugli aumenti della tassa di occupazione del suolo pubblico.


Nei giorni scorsi gli ambulanti del parcheggio dell'Esselunga di via Traversetolo hanno dovuto pagare 30 euro invece di 25,92 per l'occupazione del suolo pubblico. La motivazione addotta dall’amministrazione è che l'aumento servirà per mantenere il Wellfare di Parma. Perché allora non chiedere il plateatico anche ai questuanti (questi sono mesi che stazionano a Ponte Italia), a quelli che vendono libri in via Cavour, ai fioristi improvvisati davanti alla Villetta il giorno dei Defunti, ai fioristi che tutte le sere invadono i locali e la movida con le rose, agli slavi che lasciano sul tavolo dei locali cineserie da comprare, agli abusivi dei mercati, ai parcheggiatori abusivi di tutta la zona ospedale (parcheggi coperti e scoperti), ai venditori abusivi ma piazzati regolarmente davanti ai vari supermercati e centri commerciali? Mentre invece un comune cittadino che ha fatto una lenzuolata (sospesa da terra) di protesta in Piazza Garibaldi è stato multato per occupazione abusiva di luogo pubblico, nonostante nessun funzionario del Comune di Parma avesse saputo dare indicazioni sull’eventuale versamento da fare. Questa è una provocatoria (ma non tanto) proposta che rivolgiamo direttamente al Commissario Ciclosi con una possibile duplice finalità: o aumentare gli introiti delle casse comunali o liberare i cittadini da quelle “ingombranti” presenze. Il Cardinale Richelieu diceva: “fare una legge e non farla rispettare equivale ad autorizzare la cosa che si vuole proibire”. Ma non penso che sia questo che si meritano Parma e i suoi cittadini.


Andrea Zorandi
Segretario cittadino Lega Nord Padania

Risposta della Lega Nord all’assessore provinciale Roberto Zannoni.


Per nostra buona abitudine – dichiara Andrea Zorandi segretario cittadino della Lega Nord Padania - quando muoviamo accuse sono sempre circostanziate e documentate. A far naufragare il  tentativo di difendere un’operazione rischiosa da parte dell’assessore al Bilancio della provincia di Parma Roberto Zannoni, basterebbe tener conto delle preoccupazioni del Tesoro riguardo ai 467 enti territoriali che hanno in bilancio prodotti finanziari derivati per un importo di circa 35 miliardi di euro. Secondo la Banca d’Italia nell’ipotesi di chiusura di tutti i contratti alla data della rilevazione, per quegli enti vi  sarebbe stato un costo aggiuntivo di oltre un miliardo di euro. Inoltre da recenti elaborazioni sui dati forniti da Eurostat, nel periodo 2007-2010 le amministrazioni pubbliche hanno dovuto sostenere oltre 4 miliardi di euro di maggiori interessi sul debito a seguito dei loro contratti derivati in essere. Per rendersi conto del rischio di tali investimenti – prosegue Zorandi - basterebbero i tanti contenziosi aperti tra vari Enti locali e gli istituti bancari con i quali hanno sottoscritto i derivati arrivando anche al sequestro preventivo di beni per centinaia di milioni di euro nei confronti delle grandi banche coinvolte. Nella sua risposta, caro assessore – continua Zorandi - si cerca di camuffare un investimento altamente speculativo per una saggia operazione, mentre il pagamento delle perdite accumulate in due anni sono fatte passare non come perdite ma solo come normale pagamento del tasso concordato a suo tempo.  Assessore, i parmigiani non si fanno infilzare per il naso, sanno distinguere lucciole da lanterne. E’ troppo facile improvvisarsi speculatori finanziari – conclude Zorandi - usando i soldi dei contribuenti per giocare in borsa.  I risultati sono spaventosi ma tanto paga sempre e solo Pantalone. Se questo è il nuovo stile del candidato sindaco Bernazzoli, poveri noi; dalla padella siamo finiti nella brace!!

Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma città della Lega Nord Padania

domenica 15 gennaio 2012

Intervento del segretario cittadino della Lega Nord Padania, Andrea Zorandi, circa le continue minacce dei rappresentanti della comunità islamica e dei comitati ad essa affiliati.


Il paese dei balocchi.
Non si può definire diversamente un paese in cui è ammesso creare comitati dichiaratamente contro la legalità giuridicamente espressa; altrettanto pericoloso che si permetta ad associazioni di qualsiasi natura e provenienza agire indisturbatamente in barba a leggi e sentenze. Scandalosa non è la legittima richiesta della comunità islamica di avere un luogo di culto, ma che una pubblica amministrazione, funzionari e assessori compresi, li abbia deliberatamente ingannati e permetta il perseverare dell’illegale uso di locali a rischio in quanto privi di ogni dichiarazione di agibilità. Perché i comitati, i circoli e le associazione storiche di Parma non si uniscono invece per protestare contro le prevaricazioni commesse dalla precedente amministrazione e a favore della legalità come espressione dei diritti e della libertà di ogni cittadino?  Perché devono ottusamente e con maligna volontà trasformare una azione legale contro amministratori pubblici in una battaglia razziale? Non conosciamo i loro reconditi interessi, ma non possono continuare ad ingannare i cittadini, musulmani compresi, sfruttando le criticità legate all’immigrazione e all’integrazione. Ben vengano i cittadini che investono tempo e denaro per far prevalere la legge, il diritto, l’onestà intellettuale, morale e civile.

Andrea Zorandi
Segretario cittadino Lega Nord Padania

domenica 8 gennaio 2012

Bella professione quella del dirigente comunale.


Soprattutto quando si ha a che fare con amministratori come quelli appena, e fortunatamente, decaduti. Nell’agosto u.s., in piena crisi economica, amministrativa e giudiziaria del Comune di Parma, la giunta comunale ha deciso di ricompensare, in accordo ovviamente con i rappresentanti sindacali, il fedele lavoro svolto dai dirigenti comunali, per il loro ossequioso e silenzioso apporto nel produrre un buco di bilancio simile, in proporzione, solo a certi comuni del Sud, con retribuzioni di posizione e di risultato per un totale di euro 3.158.747 per le annualità 2009 e 2010. Considerate che queste cifre si assommano allo stipendio base e ad indennità che arrivano anche a 55-60.000 euro. E vengono concessi anche ai dirigenti sotto inchiesta o in galera? Ma i sindacalisti che protestano sempre su tutto dov’erano? Fanno parte di quelli che si sono spartiti la torta? E i loro dirigenti provinciali non si sono vergognati a fronte di lavoratori che per pagare le tasse e i (dis)servizi e i buchi di bilancio del comune magari non arrivano a fine mese? Quante piccole e medie aziende si potevano salvare dal fallimento o operai dal licenziamento a causa degli infiniti ritardi nei pagamenti da parte dell’amministrazione comunale?
A sentire i vecchi amministratori e i consiglieri comunali e i partiti che li sostenevano, tutto era a posto e tutto era in ordine. E questi si vorrebbero ricandidare al governo della città? “Vade retro satana”.

Andrea Zorandi

Sempre più reati


Ogni santo giorno leggiamo sui quotidiani di ville svaligiate, appartamenti assaltati, furti nei negozi, scippi ad anziani, spaccio di droga ovunque. Parma non è proprio per nulla l'isola felice, e chi ha qualificato Parma come seconda città dell’Emilia e settima in Italia per qualità della vita evidentemente non vive in città e/o ha ricevuto notizie ovattate e filtrate da qualche interesse politico. La qualità della vita si misura soprattutto dalla tranquillità percepita. Nessun anziano che vive solo può sentirsi al sicuro e nessun genitore può lasciare a casa figli soli sentendosi sicuro. I vigili urbani sono utilizzati per far cassa con le più antipatiche contravvenzioni o per distribuire le ordinanze del Comune o per scortare le personalità comunali. Polizia e Carabinieri per molte ragioni non sono in grado di sorvegliare tutto il territorio; le ronde formate da due militari e un carabiniere fanno la passeggiata in centro e solo nelle ore diurne; le ronde di volontari non sono mai state organizzate. Per quello che paghiamo in tasse, per la nostra storia di civiltà e cultura non meritiamo di essere abbandonati a noi stessi. Una società che si deve barricare come in un bunker per paura di aggressioni significa che è stata gestita da politici incapaci; una città commissariata significa che ha fallito nella scelta dei suoi amministratori. E a Parma solo la Lega Nord non ha mai avuto le mani in pasta. Nel 2012 ci possiamo liberare da queste condizioni: cambiando colore politico, perché solo il verde è il colore della speranza di un futuro migliore.

Andrea Zorandi

Mendicanti nelle strade della città: quali soluzioni per questo problema?


Chi c'è dietro le persone che chiedono l'elemosina? Chi finanzia questa tratta infame? Chi sostiene il racket dell'elemosina? Le risposte sono due: la prima, sicuramente la più pericolosa, è quella della criminalità organizzata, come è emerso nei giorni scorsi per quanto riguarda anche la tratta di clandestini e i matrimoni combinati per ottenere la regolarizzazione in breve tempo, che trova ormai terreno fertile anche a Parma come testimoniano gli ultimi arresti e denunce. La seconda siamo noi che con grande superficialità siamo convinti che i pochi centesimi passati dal finestrino dell'auto mezzo abbassato possano veramente aiutarli. Con la nostra elemosina, per metterci al sicuro da loro violente reazioni e quietare la nostra coscienza, non facciamo altro che potenziare il racket organizzato: vi siete mai chiesti come mai, pur chiedendovi l’elemosina per fame, rifiutano il cibo e vogliono solo i soldi? E così in tutte le strade del centro ci sono decine di persone che chiedono l'elemosina, Rom davanti alla Steccata si alternano su più turni, donne giovani sfilano nei bar del centro col bicchiere in mano per raccogliere un po’ di euro, anziani inginocchiati con cartelli strazianti che chiedono aiuto.
Davanti alla maggior parte dei supermercati cittadini persone di colore e nord africani chiedono di riportare il carrello per prendere il soldo che contiene o fanno i parcheggiatori  abusivi.
Molti parcheggi pubblici compresi quelli dell’ospedale sono ormai costantemente presidiati da clandestini e abusivi che tutto il giorno cercano di vendere materiale vario, scambiano biglietti del parcheggio non scaduti con fare spesso minaccioso.
Vi sono città del Nord che questo fenomeno lo hanno praticamente debellato con la costanza dei controlli, dell’identificazione e allontanamento dei clandestini e applicando le normali leggi comunali in termini di domicilio, residenza e permanenza. A Parma tutto questo è una chimera stante la evidente indifferenza al problema degli ex amministratori comunali e il falso buonismo di troppe associazioni che incuranti dell’insicurezza a cui sono esposti i cittadini, soprattutto donne ed anziani, a parole difendono questi “scomodi” personaggi tranne poi non fare niente per proporre alternative a loro e agli anche troppo pazienti cittadini di Parma.

Andrea Zorandi

venerdì 6 gennaio 2012

Cattivo gusto, per non dire disonestà intellettuale...


Nel rispondere ad una intervista sui privilegi della casta parlamentare un questore della camera ha avuto il cattivo gusto, per non dire la disonestà intellettuale, morale e civile, di  profetizzare la necessità di possibili licenziamenti nel personale dei “palazzi” a fronte di una riduzione degli appannaggi economici per i parlamentari e la riduzione dei costi della politica. A questo si assomma quanto pubblicato, ma risaputo, su un quotidiano on-line: stipendio lordo di uno stenografo: 290.000 euro, di un commesso o barbiere 160.000, di un segretario 256.000, di un consigliere 417.000, di un coadiutore 192.000 oltre ad alcune indennità. Mi piacerebbe chiedere alle tre confederazioni sindacali se hanno approvato loro questi contratti di lavoro. E perché non fanno sciopero contro questi anacronistici e scandalosi privilegi, invece di far finta di scioperare contro il governo monti? Siamo in un paese in cui un barbiere guadagna di più di un primario ospedaliero. E costoro si lamentano mentre si parla di 300.000 posti di lavoro che si presuppone possano essere persi nel corso del 2012, con stipendi dai 1200 ai 1500 euro cadauno: da non riuscire ad arrivare a fine mese? Questo governo nato dalle banche e dai superprivilegiati, appoggiato da una accozzaglia di parlamentari di destra, di centro e di sinistra, vigliaccamente incapaci di difendere i cittadini ed elettori, ha avuto la perversa ma lucida malvagità di aumentare tutto quanto era aumentabile a discapito dei soliti noti. Vi ricordate i racconti su Robin Hood e il malvagio sceriffo di Nottingham: la storia si ripete sempre, faranno la stessa fine?

Andrea Zorandi

mercoledì 4 gennaio 2012

Tempi duri per le moschee garage.....


Sui privilegi della casta parlamentare....


Nel rispondere ad una intervista sui privilegi della casta parlamentare un questore della camera ha avuto il cattivo gusto, per non dire la disonestà
intellettuale, morale e civile, di  profetizzare la necessità di possibili licenziamenti nel personale dei “palazzi” a fronte di una riduzione degli appannaggi economici per i parlamentari e la riduzione dei costi della politica. A questo si assomma quanto pubblicato, ma risaputo, su un quotidiano on-line: stipendio lordo di uno stenografo: 290.000 euro, di un commesso o barbiere 160.000, di un segretario 256.000, di un consigliere 417.000, di un coadiutore 192.000 oltre ad alcune indennità. Mi piacerebbe chiedere alle tre confederazioni sindacali se hanno approvato loro questi contratti di lavoro. E perché non fanno sciopero contro questi anacronistici e scandalosi privilegi, invece di far finta di scioperare contro il governo monti? Siamo in un paese in cui un barbiere guadagna di più di un primario ospedaliero. E costoro si lamentano mentre si parla di 300.000 posti di lavoro che si presuppone possano essere persi nel corso del 2012, con stipendi dai 1200 ai 1500 euro cadauno: da non riuscire ad arrivare a fine mese? Questo governo nato dalle banche e dai superprivilegiati, appoggiato da una accozzaglia di parlamentari di destra, di centro e di sinistra, vigliaccamente incapaci di difendere i cittadini ed elettori, ha avuto la perversa ma lucida malvagità di aumentare tutto quanto era aumentabile a discapito dei soliti noti. Vi ricordate i racconti su Robin Hood e del malvagio sceriffo di Nottingham: la storia si ripete sempre, faranno la stessa fine?

Andrea Zorandi

martedì 3 gennaio 2012

Vigheffio, rapina da 40mila euro in villa.


Hanno festeggiato il primo giorno dell'anno con una rapina. A venti minuti dallo scoccare della mezzanotte, infatti, cinque malviventi dell'Est Europa hanno svaligiato una villetta in via Perlasca, zona Vigheffio, rubando oggetti per un valore di 40mila euro.
E non si sono lasciati intimidire dalla presenza di un cane, né da quella di una donna rimasta in casa con l'influenza: con le sciarpe sul volto, sono entrati da una porta-finestra al primo piano e l'hanno minacciata. “Se stai calma ti lasceremo in pace”, le hanno detto. Poi hanno arraffato vari oggetti di valore e sono fuggiti in auto. Immediato l'intervento della Squadra Volanti della Questura, che indaga sull'episodio.

Bilancio botti di Capodanno !!


A Roma e a Napoli 2 morti 561 feriti, tra cui 76 bimbi

Non sono bastati i divieti in circa duemila comuni. Nella Capitale, l'esplosione di petardi ha devastato un appartamento e ucciso un uomo e ferito 4 bambini. Nel Napoletano, un 40enne probabilmente ucciso da un proiettile vagante
di Domenico Ferrara - 01 gennaio 2012, 17:34
Non sono bastati i divieti. E nemmeno i sequestri. Il primo giorno del 2012 inizia nel peggiore dei modi. Con un bilancio delle vittime dei botti che sembra un bollettino di guerra e che oscura le tante gioiose feste di piazza che ci sono state in tutta Italia.
E' di due morti e 561 feriti (di cui 76 minori di 12 anni) il bilancio complessivo degli incidenti legati ai festeggiamenti di San Silvestro. A renderlo noto è stato il dipartimento della pubblica sicurezza. L’anno passato si erano registrati un morto e 498 feriti.
Erano 10 anni (dal 2001: 4 morti e 800 feriti) che a Capodanno non si registrava un numero di morti superiore a uno.
I petardi erano stati vietati in più di 2000 comuni, ma già ieri si sparava a Bari, mentre a Palermo un bambino di 14 anni era rimasto gravemente ferito per lo scoppio di un petardo che gli ha causato la perdita di due dita della mano e gravi ustioni al volto con annesso il rischio di perdere la vista. 
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E oggi il bilancio delle vittime è aumentato, appunto. A Roma l'esplosione di petardi ha devastato un appartamento, provocando la morte di uomo di 31 anni e il ferimento di quattro bambini, uno dei quali è ricoverato in condizioni gravissime. L'esplosione è avvenuta in un appartamento del quartiere di San Basilio, in uno stabile in cui qualche giorno fa, all'interno del vano ascensore, la polizia aveva sequestrato 30 chili di botti simili a quelli che hanno causato la deflagrazione.
La vittima aveva precedenti, tra cui detenzione di materiale esplodente, ed era stato in passato agli arresti domiciliari. Secondo i vigili del fuoco, al momento dell'esplosione nell'appartamento, situato al primo piano dell'edificio, c'erano 15-20 persone. E diversi chili di botti. Intorno a mezzanotte e quaranta l'uomo ha tentato di accenderne uno ancora dall'interno, per affacciarsi poi all'esterno, ma il petardo è esploso innescando la deflagrazione a catena.

lunedì 2 gennaio 2012

E poi i nostri figli non trovano lavoro!!!!!!


Corrisponde ad una sostanziosa finanziaria (55 milioni di euro) il costo per lo Stato causato dai guadagni illeciti registrati negli ultimi tre anni  dai doppi incarichi dei dipendenti pubblici: si va da chi tenta di arrotondare magri stipendi a chi invece con il doppio lavoro incrementa redditi già invidiabili, perfino tra i dirigenti dell’Agenzia delle Entrate. Per stessa ammissione delle Fiamme Gialle intervenire nel combattere gli sprechi della spesa pubblica corrisponde, in termini numerici, alla lotta all’evasione fiscale. Essendo tutto il mondo paese, anche a Parma si conoscono tecnici di enti pubblici che prestano le loro consulenze, tramite liberi professionisti consenzienti, a favore di privati per la realizzazione di loro opere. Questo implica da un lato l’accelerazione dell’iter autorizzativo e, dall’altro, permette al cliente di violare le prescrizioni di realizzazione, perché tanto il controllore è il suo consulente. E poi ci si lamenta per l’aumento della disoccupazione e dei costi della macchina pubblica. Ci sarebbe un metodo semplice per risolvere il problema: licenziarli in tronco; per giusta causa, ovviamente.

Andrea Zorandi

Il modello Pisapia.


L’ennesimo esempio di come la mentalità di sinistra sia volta a distruggere il nostro passato e, soprattutto le nostre tradizioni, per appiattire il nostro futuro: a Milano il Sindaco Pisapia ha fatto multare quattro zampognari per abusiva occupazione di suolo pubblico mentre suonavano in corso Vittorio Emanuele. Questo è il metodo di governo a cui si ispira il candidato sindaco del Pd ed attuale presidente della Provincia, Vincenzo Bernazzoli: repressione e voce grossa con chi mantiene vive le tradizioni. Come mai invece si è schierato a favore della illegale moschea e cosa intende fare per eliminare l’abusivismo commerciale e il continuo e pressantemente fastidioso accattonaggio dei tanti gruppi di immigrati, sicuramente clandestini, che assalgono i cittadini clienti di tanti supermercati di Parma nonché fruitori di molti parcheggi della città? Questi andranno sicuramente difesi perché, se acquisissero la cittadinanza, come vogliono incoscientemente i comunisti, potrebbero essere un bacino di voti: alla faccia di chi per l’Italia ha compromesso la propria salute, si è sacrificato sul lavoro, ha dato la vita durante e dopo la guerra.

Andrea Zorandi
Segretario sezione di Parma città della Lega Nord Padania